mercoledì 4 dicembre 2013

Primarie PD dell'8 dicembre 2013 - dalle 8 alle 20

Elezione del Segretario e dell'Assemblea Nazionale del PD

Primarie PD 8 dicembre 2013Trova il tuo seggio per votare. 

Primarie dell'8 dicembre -  seggi in zona:

Seggio 37 – Bar PaneBianco – Via Civitavecchia (di fronte alle casette) (538-1316-1538-1571-1663)
Seggio 38 – Bar Planet – Via Pordenone 1 (1574-1815-1530-1573-1662-820-1819-821-1818-1981-2070-2103-2183-1348-1610)
Seggio 39 – Circolo ACLI Lambrate – Via Conte Rosso 5 (818-1276-1374-813-822-823-824-23-32)
Seggio 40 – PD “da Gobba all’Ortica” – Via San Faustino 5 (834-835-837)

Per votare basta avere un documento e il certificato elettorale. Contributo: 2 euro.
Ti sarà richiesto di firmare l’albo degli elettori delle Primarie e la normativa sulla privacy.
Hanno diritto di voto cittadine/i ed elettrici/elettori che hanno compiuto il sedicesimo anno di età.
Le giovani ed i giovani tra i 16 e i 18 anni, gli studenti e i lavoratori fuori sede debbono obbligatoriamente registrarsi online per poter esercitare il diritto di voto.
Grazie a tutti i volontari e le volontarie!

martedì 24 maggio 2011

Milano risorge: Speciale Ballottaggio

Si vota domenica e lunedì prossimo (29 e 30 maggio).
 
Giuliano Pisapia Sindaco per Milano


NON MANCARE!!!

Ecco il numero speciale del giornalino per il ballottaggio.





giovedì 28 aprile 2011

Milano risorge: Speciale Elezioni


Si vota il 15-16 maggio per le Elezioni amministrative per il Comune di Milano
e per le zone del decentramento.
NON MANCARE!!!!
Ecco il numero speciale del Giornalino per questo importante momento.

giovedì 17 marzo 2011

Giornalino Marzo 2011






Ecco il numero di marzo 2011 del giornalino.

Clicca qui per scaricartelo

martedì 25 gennaio 2011

Giornalino Gennaio 2011

Ecco il primo numero del giornalino del 2011!!!


Clicca qui

Oppure... leggi direttamente qui sotto :-)


martedì 7 dicembre 2010

Inaugurazione Spazio PD Via Padova

I circoli PD delle zone 2 e 3, il Gip Immigrazione e la Federazione Metropolitana Milanese del Partito Democratico sono felici di annunciare l’apertura del nuovo “Spazio PD” in via Padova.

Ne siamo felici perché è il risultato di uno sforzo collettivo che i circoli delle zone 2 e 3 portano avanti da molti mesi, convinti del ruolo innovativo e propositivo che le nostre strutture di base, con la loro passione e le loro competenze, possono svolgere per il Partito Democratico.

Ma siamo anche felici di aver portato al centro della discussione del Partito Milanese, con l’appoggio convinto della Federazione, il tema dell’immigrazione che sappiamo essere strategico per un grande partito quale è il nostro. Un partito che guarda al futuro e lo fa anche “aprendosi” in
un luogo simbolo della città.

Il nostro obiettivo è di offrire a tutti i residenti un luogo di riferimento capace di favorire l’elaborazione e la messa in opera di pratiche di buona e civile convivenza, anche mediante il re-indirizzamento delle persone verso Enti, Associazioni ed Organizzazioni per rispondere ai singoli bisogni (ad esempio, scuola, lavoro, casa, salute).

Ma lo spazio PD di via Padova svolgerà anche la funzione di “punto di rilevamento” delle esigenze e dei problemi del territorio per comprendere meglio le criticità e consentire al Pd l’adozione di soluzioni efficaci e valorizzare le grandi risorse che questa città offre.

Attraverso questo nuovo spazio, il PD vuole diventare protagonista del collegamento ideale, sociale e politico tra tutti i cittadini, di origine italiana o straniera.

Il Punto PD in Via Padova n. 89/A sarà inaugurato
venerdì 17 dicembre alle 18:00
alla presenza del Segretario Provinciale Roberto Cornelli con un aperitivo multietnico.

Sarà anche l’occasione per farci gli auguri di buone feste… in tutte le lingue del mondo.

Vi aspettiamo numerosi!

venerdì 19 novembre 2010

Considerazioni politiche del Circolo PD “da Gobba all’Ortica” in merito alle primarie del 14 novembre

Il coordinamento del Circolo PD “da Gobba all’Ortica” intende esprimere ufficialmente le sue considerazioni politiche e la sua posizione a seguito dei risultati delle primarie del 14 novembre.
Continuiamo a ritenere che le primarie siano uno strumento di partecipazione democratica importante per la selezione dei candidati del centrosinistra. Nel caso specifico di Milano, esse hanno assunto un carattere politico - e polemico - indebito, amplificato ulteriormente dalla stampa, che ne ha falsato lo spirito originario, attribuendo loro una connotazione di politica generale nazionale che non avrebbero dovuto avere.
Le primarie sono, e soprattutto restano per noi, delle elezioni particolari, volte a ottenere il miglior risultato possibile al momento della vera competizione elettorale con i nostri reali avversari politici, e il fatto che il candidato ufficialmente appoggiato dal Partito Democratico non le abbia vinte non deve trasformare il risultato delle stesse in un referendum-sentenza pro o contro il PD.
Proprio per questo motivo riteniamo che la remissione dei mandati da parte del segretario provinciale, del coordinatore dei circoli, del tesoriere provinciale e del capogruppo al Comune di Milano non fosse neanche dovuta e che, anzi, questo gesto non abbia fatto altro che creare ulteriori cortocircuiti sul significato vero delle elezioni primarie. È possibile che ci siano state da parte del gruppo dirigente delle ingenuità e delle superficialità che potevano essere evitate, ma questo non può essere il momento delle discussioni e delle rimesse in gioco interne al partito.
Occorre, invece, una lucida analisi che, ottimizzando al meglio il poco tempo che abbiamo a disposizione, imposti intelligenti ed efficaci strategie di coalizione per iniziare una proficua campagna elettorale. A maggior ragione, deprechiamo il fatto che alcuni esponenti del partito nazionale e locale stiano approfittando di un momento così delicato per proporre percorsi alternativi rispetto alle alleanze stabilite prima del voto delle primarie.

Non intendiamo assumere a livello locale le caratteristiche di una competizione nazionale a distanza fra Vendola e Bersani, e rivendichiamo il diritto di trovare in piena autonomia, insieme alla nostra dirigenza attuale, al candidato vincitore delle primarie, agli altri candidati e a tutti i partiti che fanno parte della coalizione, un programma di azioni efficace in vista delle prossime elezioni comunali, che porti alla sconfitta della Moratti e all’affermazione del centrosinistra al governo di Milano.

Prendiamo anche atto delle dimissioni di Filippo Penati dal suo incarico nazionale, ma ci preoccupano le parole del nostro segretario Pier Luigi Bersani che ha anche dichiarato: “Ho preso atto della sua decisione (...) di mettersi al servizio per un rilancio del centrosinistra a Milano e in Lombardia, a sostegno del giovane gruppo dirigente lombardo”.
Ci preme sottolineare che Filippo Penati è stato un protagonista di rilievo della politica milanese del PD fin da quando questo partito si è formato. Pur riconoscendogli il merito di avere vinto le elezioni provinciali del 2004, non possiamo fare a meno di notare che a questa vittoria hanno fatto seguito le due sconfitte elettorali del 2009 e del 2010. Risultati che hanno messo in luce una disaffezione progressiva del nostro elettorato nei confronti del Partito Democratico, della quale Filippo Penati non può non sentirsi ugualmente responsabile.
La sua generosità indiscussa potrebbe essere percepita come controproducente dal nostro elettorato e riteniamo che il rilancio del centrosinistra a Milano e in Lombardia non abbia bisogno di un ritorno al passato, ma di un futuro diverso, che può essere tranquillamente costruito con spirito innovativo e tenacia dalla nuova dirigenza, eletta da troppo poco tempo per dimostrare tutte le sue potenzialità.

Concludiamo con un appello a tutti i candidati che hanno partecipato alle primarie. Ci aspettiamo sia da parte del vincitore Giuliano Pisapia, sia da Stefano Boeri, Valerio Onida e Michele Sacerdoti, un comportamento volto ad assicurare all’intera coalizione di centrosinistra la possibilità di sconfiggere il sindaco Moratti, obiettivo che era e resta lo scopo principale delle primarie che si sono svolte. Chiediamo quindi che essi facciano immediatamente appello a tutti i loro rispettivi sostenitori di far cessare le polemiche, le recriminazioni e spesso anche i fastidiosi dileggi che stanno circolando soprattutto in rete in questi giorni, avvelenando il clima della città e allontanando sempre più gli elettori dalla partecipazione politica.
Ci auguriamo che essi si incontrino al più presto, anche con i partiti della coalizione, per definire insieme i loro rispettivi ruoli e un programma comune, chiaro e con precisi punti di riferimento, al fine di iniziare al più presto una campagna elettorale che deve essere combattuta in totale sinergia per ridare una speranza di futuro a questa nostra città.

Il coordinamento del Circolo PD “da Gobba all’Ortica

Il testo sopra riportato è stato inviato a:
Al Segretario nazionale Pierluigi Bersani
Al Vicepresidente del Consiglio regionale Filippo Penati
Al Segretario regionale Maurizio Martina
Al Segretario metropolitano milanese Roberto Cornelli
Al Capogruppo Consiglio comunale Pierfrancesco Majorino
Al Coordinatore cittadino Francesco Laforgia
Al Tesoriere provinciale Gabriele Messina
Ai componenti la Segreteria Nazionale – PD lombardo
Ai componenti la Segreteria regionale – PD lombardo
Ai componenti la Segreteria metropolitana milanese
Ai componenti la Direzione nazionale – PD lombardo
Ai componenti la Direzione regionale – PD lombardo
Ai componenti la Direzione metropolitana milanese
Ai componenti l’Assemblea provinciale PD
Ai componenti l’Assemblea regionale PD
Ai Segretari dei Circoli di Milano

Primarie a Milano: Analisi del voto

Dal blog di Pippo Civati (consigliere Regionale PD Lombardia e responsabile del forum nazionale del PD Nuovi linguaggi, nuove culture)


Agli elettori di Milano, all'uscita dei seggi delle primarie, è stato sottoposto un breve questionario, per capire quali fossero le ragioni politiche che avevano sostenuto il loro voto. Un modo per estendere il valore politico delle primarie alle questioni di contenuto, per analizzare il 'corpo' elettorale delle nostre consultazioni e per pensare di poter mantenere un contatto con gli elettori, in una logica partecipativa e, ove possibile, anche deliberativa. Un esperimento che ha avuto successo (gli exit poll erano precisissimi) e che può essere replicato anche nelle prossime occasioni. Una iniziativa promossa dal Forum Nuovi linguaggi, nuove culture, all'insegna di un'analisi del voto fatta non "a sensazioni", ma sulla base di dati e rilevazioni scientifiche e in tempo reale.

Il candidato più politico ha prevalso, portando con sé gli elettori a lui più vicini, ma riscuotendo un ampio gradimento anche all'interno dell'elettorato del Pd. E il giudizio politico non è stato solo di appartenenza, ma collegato a precise questioni della vita politica e amministrativa della città. In generale, gli elettori delle primarie si sono divisi trasversalmente, soprattutto nel caso del terzo candidato, Valerio Onida. L'indicazione nei confronti di Stefano Boeri è stata rispettata dalla maggioranza degli elettori del Partito democratico. Le elezioni primarie si confermano elezioni di tipo diverso, non riconoscerlo può essere fonte di molti errori.

Comunicato stampa.
Il 52,7% degli elettori del Pd ha votato per Stefano Boeri, il 33,2% per Pisapia, il 13,5% per Onida. Questo quanto emerso dagli exit poll di Termometro politico effettuati su un campione di 1.500 persone intervistate all'uscita di 17 seggi, i cui risultati sono stati presentati oggi a Milano da Giuseppe Civati, consigliere regionale Pd e responsabile nazionale Forum nuove culture e nuovi linguaggi, forum che ha commissionato la ricerca, e Gianluca Borrelli.

«Le primarie di Milano – ha detto Civati - hanno dimostrato che il voto espresso da chi si è recato alle urne è stato trasversale. La partecipazione, con circa 68 mila votanti, è stata buona e in linea con le ultime consultazioni, sono state le previsioni iniziali semmai ad aver spiazzato. Ora speriamo non ci sia nessun psicodramma o bufera, che sarebbero incomprensibili: dobbiamo metterci al lavoro per far vincere Pisapia. La ricerca di Termometro politico è inoltre molto utile perché proietta le primarie su un terreno più interessante per capire cosa pensa e chiede l’elettorato più militante del centrosinistra. La riproporremo anche per le primarie di Torino e di Bologna».

In valori assoluti sono circa 12 mila gli elettori del Pd che hanno espresso preferenze per Pisapia, 19 mila per Boeri e 5 mila per Valerio Onida. Pisapia è il candidato che si è dimostrato più capace di mobilitare il proprio elettorato di riferimento dato che il 70,4% dei voti espressi da Sel sono andati all'avvocato, il 17,7 a Boeri, il 10,5 a Onida.

I voti dell'Idv (2.506) si sono quasi equamente distribuiti tra Boeri, Pisapia e, in modo leggeremente inferiore a Onida. Chi si è dichiarato sostenitore del movimento di Beppe Grillo - hanno votato più di 1200 persone che si dichiarano elettori a 5 stelle - ha di gran lunga preferito l'architetto all'avvocato (il 51,5 contro il 32,3%). Alle primarie hanno votato anche 128 persone che si sono dichiarate della Lega (che hanno votato Pisapia) e 292 del Pdl, mentre sono 521 i voti di Fli (che hanno preferito Boeri). Un dato di scarsissimo valore, anche perché quasi nessuno degli interpellati si è 'opposto' al questionario che gli veniva sottoposto.

Dalla ricerca emerge che i giovani dai 16 ai 29 anni che hanno votato sono stati il 12% (pochi ma perché sono pochi i giovani elettori), tra i quali è prevalso Pisapia (il 47,4% dei suoi elettori hanno tra i 16 e i 29 anni), mentre gli over 65 hanno preferito Boeri (49,4%).

L'elettorato delle primarie è inoltre composto prevalentemente da laureati (51%) a fronte di un totale del 12% di laureati rispetto all'intera popolazione italiana. Gli occupati che hanno votato sono per il 28% impiegati, il 25% pensionati, 21% lavoratori autonomi, 9% studenti e per il 7% dirigenti. Interrogati su quali sono, secondo loro, i principali problemi di Milano, il 24% ha risposto il degrado e il 22% l'inadeguatezza dei servizi sociali e l'inquinamento. Soltanto il 5% ritiene che i problemi siano la sicurezza e l'immigrazione.

Altro dato interessante emerso dalla ricerca è relativo ad Expo. Il 59,6% dei cittadini che ritengono Expo 2015 un danno per la città ha votato Giuliano Pisapia, contro il 28,2% che si è espresso per Stefano Boeri. Il risultato si ribalta se si considera il voto di chi ritiene l'esposizione universale un successo: per il 45,6% ha votato Boeri, per il 40% Pisapia, il 13,5% per Onida.

Dal blog di Pippo Civati  http://civati.splinder.com/

Analisi completa su Termometro Politico 

sabato 6 novembre 2010

Roma, Assemblea segretari di Circolo del PD

Ottimo intervento di Cosimo Palazzo in rappresentanza dei circoli PD milanesi.
Prendetevi 10 minuti di tempo e seguitelo tutto, merita.