partiti. Io vorrei fare alcune considerazioni per quel che riguarda il risultato nel nostro territorio. Anche da noi c’è stato un calo di partecipazione al voto ma meno significativo che da altri parti; infatti siamo la zona di Milano dove si è votato di più, dove Penati e la sua coalizione hanno ottenuto il miglior risultato e lo stesso si può dire per il Partito Democratico. Sicuramente questi risultati sono stati possibili anche grazie al fatto di avere una candidata del territorio, la ex portavoce del nostro circolo Cinzia Fossati, che ha raccolto molte preferenze: ben 529 solo sul territorio del circolo.
Guardando al risultato politico generale, vediamo che aumenta sempre più la disaffezione verso la politica da
parte degli elettori e, se il 40% di questi non partecipa, qualche responsabilità da parte dei partiti ci sarà.
Dal canto nostro siamo preoccupati perché questo dato non va bene per un partito come il nostro, che considera la partecipazione e il coinvolgimento attivo dei cittadini un valore assoluto per la vita democratica di un paese.
Come fare per recuperare terreno e riportare la partecipazione ai livelli che riteniamo più soddisfacenti?
Certamente paghiamo lo scotto di essere un partito nuovo che in questi tre anni di vita fatica a trovare un suo
profilo ben definito e l’immagine che riflette è quella di un partito ancora fragile dove tutto è sempre perennemente in discussione, dove non si riesce a parlare un unico linguaggio, dove un conflitto tutto interno al gruppo dirigente fatto di continui distinguo indebolisce il leader di turno.
Questa è la percezione che l’elettorato ha di noi, quindi dobbiamo assolutamente cambiare rotta. Si faccia un
passo indietro anteponendo ai proprio particolarismi l’interesse di tutto il partito. Indichiamo quattro o cinque
punti fondamentali di proposta politica che siano patrimonio condiviso e battiamoci per questi, senza farci distogliere da abili comunicatori che portano il livello di confronto sul terreno loro più congeniale: quello della
confusione, del qualunquismo e della rissa.
Sostengo questo perché sono convinto che se ci si prepara bene, l’anno prossimo quando avremo l’importantissima scadenza del sindaco di Milano potremo giocarcela e sconfiggere la destra. Per quel che ci riguarda, come Circolo ci batteremo a tutti i livelli affinché si arrivi a trovare un candidato in tempi brevi con il coinvolgimento più ampio possibile della Città e si lavori quartiere per quartiere per far conoscere le nostre proposte e denunciare i limiti, gli errori e le inadempienze di questi venti anni di amministrazione della destra!
Dovremo spiegare bene che anche la Lega, che spesso troviamo a protestare nelle nostre vie, è corresponsabile in prima persona perché governa la zona, la Città, la Provincia, la Regione e il Paese.
Quindi non può fare il giochino dello scaricare le responsabilità su altri, in quanto è asse portante di questo sistema di potere.
Riccardo Buccianti - Coordinatore e Portavoce del Circolo “da Gobba all’Ortica”
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