Innse Presse, Penati: “La Provincia continuerà a lavorare per trovare soluzione positiva”
“Prendo atto con rammarico di una situazione grave come quella della messa sotto sequestro di una fabbrica a Milano, la INNSE PRESSE di Via Rubattino”.
Queste le parole del presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, in merito alla vicenda della fabbrica Innse Presse.
“Questa azienda – prosegue Filippo Penati – è stata oggetto di una manifestazione di interesse da parte di un potenziale compratore importante e serio, Ormis di Brescia. L’attuale proprietà, il gruppo Genta, che ha usufruito delle provvigioni previste dalla Legge Prodi, dovrebbe oggi guardare con interesse la candidatura di Ormis che permetterebbe non solo la continuità produttiva e di lavoro ma addirittura un futuro ampliamento dell’attività e dell’organico.
La Provincia di Milano – conclude il presidente Penati - si è attivata e continuerà a farlo insieme a Prefettura e Ministero delle Attività Produttive affinché la trattativa venga riaperta, tutte le parti siano coinvolte e si possa arrivare a una soluzione positiva sia per l’economia del territorio che per i posti di lavoro in questa area importante di Milano”.
Queste le parole del presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, in merito alla vicenda della fabbrica Innse Presse.
“Questa azienda – prosegue Filippo Penati – è stata oggetto di una manifestazione di interesse da parte di un potenziale compratore importante e serio, Ormis di Brescia. L’attuale proprietà, il gruppo Genta, che ha usufruito delle provvigioni previste dalla Legge Prodi, dovrebbe oggi guardare con interesse la candidatura di Ormis che permetterebbe non solo la continuità produttiva e di lavoro ma addirittura un futuro ampliamento dell’attività e dell’organico.
La Provincia di Milano – conclude il presidente Penati - si è attivata e continuerà a farlo insieme a Prefettura e Ministero delle Attività Produttive affinché la trattativa venga riaperta, tutte le parti siano coinvolte e si possa arrivare a una soluzione positiva sia per l’economia del territorio che per i posti di lavoro in questa area importante di Milano”.
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